C’è tutto un folclore che gira attorno alla notturna di mtb al rifugio Salvin.
Un folclore che fa si che il mondo si divida sostanzialmente in due categorie di persone: chi alla notturna va e chi invece resta a casa.
Per i secondi c’è poco da fare… sarà per la prossima volta (si badi: la prossima vola e non necessariamente il prossimo anno… e chi ha orecchie per intendere, intenda).
Per i primi invece è tutto un divenire: 13 bikers che si arrampicano sulla salita, 2 trailer e un motociclista….le dodicesime che sostituiscono l’undicesimo e il mignolino che resta al palo.
Ma andiamo per gradi.
Ormai la tradizione impone il ritrovo a frazione Mecca di Monastero di Lanzo (quota 885). Di li comincia la sterrata che in 8km porta ai 1550m del rifugio Salvin ed è in pratica a questo punto che comincia l’avventura con polenta, formaggi, vino, grolla e… Ma qui ahinoi si chiudono le porte al cronista.
La vista si fa appannata, i ricordi sbiadiscono.
Due ore di black-out mnemonico in cui succede di tutto e di più.
Poi verso le 23, frontali alla testa, si rinforcano le bici e si intraprende la discesa, lesti lesti a recuperare le auto.